L'innovazione corre veloce, ma l'integrazione delle tecnologie, la facilità di impiego e le soluzioni ready-to-use per il mondo della topografia e del geospatial non sono sempre facili da trovare, da gestire e da maneggiare con la sicurezza con cui aziende leader di settore come Leica Geosystems possono permettersi di fornire ai propri clienti. Nella nota che segue un breve report dal Leica Innovation Tour di Firenze, sulle tecnologie più innovative del momento. Mature, facili e integrate come l'eco-sistema di prodotti e soluzioni nato in casa Leica negli ultimi anni.

Leica Geosystems non punta mai al risparmio in fatto di innovazione, e quando decide di portare avanti una linea di soluzioni integrate, nessuno può fermarla.

Quando ho ricevuto la comunicazione dell'Innovation Tour di Leica mi sono detto che era l'occasione buona per andare a cercare conferme sulle mie supposizioni riguardo l’insieme delle soluzioni che ruotano intorno al sistema BLK, che dal 2016 ha prodotto un vero e proprio insieme di soluzioni con al centro la tecnologie LiDAR, arricchita dai sistemi di imaging, che comprende un sistema che facilita incredibilmente l'operatività sul campo, ovvero l’approccio “Visual Inertial System” che ha dell'incredibile.

Se ciò non bastasse, la soluzione BLK è salita a bordo di un sistema di volo che Leica Geosystems preferisce non chiamare "drone", e infine a bordo dei sistemi robotici di Boston Dynamics che in qualche maniera possono supportare il mondo del mapping geo-topografico in ambienti ostili come nel caso di siti contaminati o spazi angusti come gallerie e cunicoli tipici delle centrali elettriche e dei sottoservizi.

Ma andiamo con ordine, e riprendiamo dal resoconto che Giuliano Gallerini e Simone Oppici hanno avuto il compito di portare avanti nella presentazione, anzi nel racconto della storia di Leica, che parte dal lontano passato e arriva ad oggi con la proposta dei nuovi sistemi e delle soluzioni.

Innanzitutto, la vera storia di BLK, che l’allora CEO di Leica Geosystems ha voluto con forza, e che dopo la creazione di una unità di ricerca a sé stante costituito da circa 30 persone, ha visto luce con il Progetto “Colibri”. Infatti, BLK è un progetto immaginato e fortemente voluto da Juergen Dold, che sul tema del LIDAR di nuova generazione ha seguito il trend della miniaturizzazione dei sistemi, e l’integrazione forte verso gli end user della piattaforma CAD più diffusa al mondo come AUTODESK. E fu proprio alla cosiddetta Autodesk Academy che il primo BLK 360 venne presentato nell’ormai lontano 2016.

BLK 360 dopo 3 anni diventa trend topics con la sua versione BLK2GO, che mette insieme l’approccio SLAM standard e quello messo a punto da Leica Geosystems che va sotto il nome di VIS (Visual Inertial System), e infine il sistema BLK2FLY che è un vero e proprio “drone” con funzioni di sicurezza, intelligenza e produttività mai viste prima.

Considerate solo che il sistema è pensato per il rilievo in ambito urbano, è completamente automatico e porta a bordo tutte le tecnologie di Sensing & Avoiding strumentale ad evitare ostacoli e danni.

Per quest’ultimo sistema, Leica ha addirittura deciso di non chiamarlo “drone” come tutti gli altri, bensì “Autonomous Flying Laser Scanner”, il primo laser scanner volante. Ma il progetto non si conclude qui, e di fatto esiste una soluzione per la sicurezza fisica targata BLK247, e non poteva mancare un BLK3D che è di fatto un sistema basato sulla fotogrammetria, anche se a vederlo sembra un vero e proprio SmartPhone.

Il giro di boa sulle soluzioni targate Leica Geosystems non è però breve, visto che la tradizione geo-topografica europea nasce oltre 100 anni fa proprio ad Heerbrugg, e che la tradizione si è trasformata in industria a scala mondiale proprio con il marchio Wild Heerbrugg. Quest’ultima ha poi generato, nel tempo, l’aggregato industriale Leica Gesosystems, parte ormai della multinazionale Hexagon, che è tra le prime aziende al mondo per fatturato e per completezza dell’offerta tecnologica non solo nel settore della geomatica, ma ormai anche nel mondo delle soluzioni per la guida autonoma e tante altre applicazioni basate sui sistemi di positioning e sulle applicazioni industriali della geomatica in generale.

Innovazione e ritorno dell’investimento (ROI) sono le caratteristiche delle soluzioni geo-topografiche e geospatial di Leica-Geosystems, e non v'è dubbio che la storia fino ad ora ha dimostrato che le device targate Leica durano nel tempo e sono sempre allo stato dell’arte.

Fotogrammetria dinamica, laser scanner e sistemi Smart GNSS, rappresentano solo una parte dell’offerta, mentre dal lato delle soluzioni di tipo operative possiamo contare sull'innovativo sistema di misura, o Palina Super Intelligente come il sistema AP20, in grado di gestire il nuovo standard ID Prisma, la funzione AutoHeight, e l’ormai standard AutoTilt - che permette di misurare anche i punti non in vista diretta, e addirittura impiegando la palina a testa in giù. Tutto questo ovviamente gestito in tempo reale da una serie di Stazioni Totali come il top di gamma MS60 e molte altre.

La stazione totale MS60, dove MS sta Multistation, rappresenta invece la soluzione che inverte il paradigma delle misure celerimetriche tipiche del lavoro geo-topografico, integrando misure celerimetriche, scansione laser, immagini, e soprattutto il controllo e analisi in diretta di molteplici informazioni e tipologie di feature geometriche come andamento delle superfici, pendenze, etc. Considerato che la soluzione MS60 è affiancata da circa 39 applicazioni, possiamo certamente dire che ce n'è per tutti i gusti.

Ma dal punto di vista dell’innovazione, il mondo del GNSS è il portabandiera in casa Leica, in forza della prima soluzione al mondo che mette insieme Positioning e Imaging, per una soluzione dedicata al rilievo territoriale, del mondo dell’AEC, e dei beni culturali.

Con la soluzione GS18I, la convergenza tra il mondo del Visual Positioning e del GNSS diventa realtà, e con ciò i professionisti del surveying professionale potranno stare tranquilli, visto che anche i punti inaccessibili, potranno essere misurati attraverso un sistema di fotogrammetria ad hoc che risiede direttamente nel corpo antenna del sistema GNSS.

E’ su questo fronte di novità che si può sicuramente affermare che, ”Le nuvole di punti diventano il mainstream della topografia”, visto che il risultato finale sono delle nuvole di punti, orientate e misurabili come in un normale processo di rilievo fotogrammetrico di 4^ generazione, e che forse impiega la tecnica SFM ormai nota e impiegata quasi di default, in tutti i processi 3D Capture che gli operatori del settore del Reality Capture impiegano quotidianamente.

Come si sa però, la potenza dell’hardware senza controllo, ovvero, senza il software che ne modella i dati è inutile: ed è per questo che l’innovazione è fatta di hardware, firmware e software di gestione sempre più orientati al mondo del cloud, alla collaborazione e condivisione tra i diversi players - o semplicemente colleghi.

Quindi abbiamo da una parte il mondo delle reti GNSS con SmartNet Global che offrono le tre soluzioni principe in cui si sviluppa la tecnica GNSS, ovvero la possibilità di operare in modalità SN-PRO, SN-PPP e SN +, mentre dall’altra con la soluzione Leica Infinity l’utente può gestire i dati geospaziali, ma anche i dati del rilievo, sia che si tratti di misurare nuovi progetti di rilievo o di preparare dati per lavori di layout, supportando i flussi di lavoro, anche di carattere collaborativo.

Sul fronte Laser Scanner l’integrazione di Cyclone Field arriva addirittura a mettere a fattor comune i dati dell’ultima soluzione LiDAR targata Apple – disponibile su iPhone Pro e iPad Pro, mentre come è stato annunciato in platea, anche Hexagon va verso il Cloud come soluzione futuribile in cui il complesso di dati, informazioni, processi e risultati potranno risiedere non più sul personal computer, bensì su una rete di server in grado di mettere a disposizione potenza di calcolo senza limite.

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