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Dopo il presidio del centrodestra per la sicurezza nella zona di piazzale Marconi
Per rispondere a problemi complessi servono risposte complesse. È sulla base di questa considerazione che l’amministrazione comunale di Bergamo si è mossa per cercare di contenere i bivacchi e gli episodi di microcriminalità attorno alla stazione . «La riqualificazione della zona non passa solo dal controllo delle forze dell’ordine — commenta il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Sergio Gandi —, anche se resta l’area più sorvegliata di Bergamo. Le ore di presidio che facciamo lì non sono paragonabili a nessun altro luogo della città ». Quest’anno la polizia locale ha pattugliato l’area attorno piazzale Marconi per un totale di oltre 4 mila ore . Ci sono stati 9 arresti, 47 denunce a piede libero, 15 segnalazioni alla Prefettura per consumo di droga e 34 multe per violazioni dell’ordinanza che vieta il consumo di alcolici. Sono stati sequestrati circa 2 chilogrammi di sostanze stupefacenti (soprattutto cocaina e hashish), grazie al fiuto del cane antidroga Tenai («raddoppieremo l’unità cinofila», dice Gandi), e sono stati presi 4 provvedimenti di allontanamento, il cosiddetto Daspo urbano.
«I dati indicano il lavoro che viene svolto — aggiunge il vicesindaco —. Ogni settimana partecipo in Prefettura al comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e, anche quando non è all’ordine del giorno, accenno al tema della stazione. La presenza in loco delle forze dell’ordine e la repressione sono indispensabili, ma vanno usate anche altre strategie per migliorare la sicurezza ». Come il potenziamento dei servizi di assistenza per le persone fragili, la creazione di una rete di quartiere, gli interventi urbanistici. Ed è proprio su questi ultimi che di recente è tornata a posarsi l’attenzione del centrodestra, che contesta la scelta di chiudere la scaletta su via Bonomelli. Il cantiere sarà avviato ai primi di novembre: in sintesi, verrà potenziata l’illuminazione pubblica attorno all’Infopoint, la scaletta sarà sostituita da un muretto e il vialetto che conduce in stazione lascerà spazio a un’unica area verde .
«La situazione mi era nota, così ho fatto un sopralluogo con i commercianti della zona. Loro stessi sono a favore dei lavori, non capisco perché il centrodestra abbia un’opinione diversa — dice il vicesindaco, che difende il progetto approvato dalla giunta —. Così non pensiamo di risolvere in toto il problema dello spaccio, ma è sbagliato ritenere che sia qualcosa di inutile . È un tassello che si aggiunge a quanto fatto in questi anni e attendiamo di vederne gli effetti, che crediamo saranno positivi». E, rispetto al costo, Gandi osserva: «98 mila euro, rispetto agli investimenti degli ultimi anni, rappresentano lo 0,2%. Non mi pare uno spreco di denaro pubblico».
Per i consiglieri di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Bergamo Ideale, però, quanto fatto fino ad oggi sarebbe quantomeno inefficace . Per questo presenteranno un ordine del giorno che contiene, tra le tante proposte, due spunti: trasformare l’Infopoint in un presidio stabile delle forze dell’ordine e ipotizzare di delocalizzare alcuni servizi socioassistenziali, come la mensa delle Autolinee . «Abbiamo già chiesto che il presidio interforze si sposti sul lato dell’Infopoint — spiega il vicesindaco —, ma togliere un punto informativo per i turisti quando saremo la Capitale della Cultura non mi sembra opportuno. La trasformazione tout court non credo sia fattibile, ma potremo studiare un utilizzo promiscuo». Rispetto a un eventuale spostamento della mensa, Gandi osserva: «È una proposta che può avere un senso, ma non è semplice trovare un contesto che possa accogliere un servizio di questo tipo. C’è poi un altro tema: a mio avviso, la mensa dovrebbe stare dove se ne avverte il bisogno »
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